In caso di decesso

In caso di decesso

Il decesso (la morte) di una persona può avvenire:

  1. In una casa privata
  2. In un ospedale o in una struttura sanitaria privata (clinica, casa di riposo, ospice…)

Il caso del decesso in una casa privata è quello che genera più apprensione in quanto, a differenza di quello in ospedale o in una struttura sanitaria dove sono le stesse strutture a occuparsi di tutti gli adempimenti burocratici, qui sono i famigliari che ci devono pensare.

Ecco come bisogna comportarsi in caso di decesso in una casa privata o nella propria abitazione:

Il primo adempimento che è necessario fare successivamente alla morte di un congiunto avvenuta in una abitazione è chiamare il proprio medico curante che compila un certificato indicante, fra l’altro, la causa di morte.

Ora è importante sapere che la guardia medica non può sostituire il proprio medico curante.

Sovente, infatti, viene chiamata la guardia medica (magari perché il decesso è avvenuto di notte o in un giorno festivo) che si reca presso l’abitazione e accerta lo stato di morte. L’eventuale accertamento di morte da parte della guardia medica non sostituisce quello del proprio medico curante, che deve essere pertanto sempre essere chiamato.

Il medico curante, una volta raggiunta l’abitazione per constatare la morte di una persona deve compilare e consegnare ai parenti del defunto il cosiddetto “modulo ISTAT”, ovvero un documento che, fra l’altro, riassume le generalità della persona deceduta e le cause del decesso.

Al tutto il resto pensiamo noi.